APPROFONDIMENTI TEMATICI / GROTTE E IPOGEI COME LUOGHI INIZIATICI E SIMBOLICI / SIMBOLI ASTROLOGICI, MAGICO-ALCHEMICI E TRASMUTATIVI NEI PERCORSI RUPESTRI

Simboli astrologici, magico-alchemici e trasmutativi / L'enigma della “Cantina spagnola”

Nella lama tra il santuario della Mater Domini e la gravina di Laterza, in un banco di tufo successivamente utilizzato come cantina, si trova una delle chiese rupestri più enigmatiche di Puglia, dove il sacro e il profano sembrano convivere in una combinazione che può apparire a tratti irridente e paradossale. Tre vani chiusi da altrettante nicchie-absidi e preceduti da cisterne, sembrano custoditi da maschere apotropaiche scolpite nella roccia (i cosiddetti “monaconi”) che sorvegliano l'aula di ingresso insieme alla figura di un cavallo sellato, che un'iscrizione definisce “di rispetto”. (Fig. 10)



Fig. 10 | Cantina Spagnola, Laterza (Ta)


Si tratta probabilmente di mòniti per chi entra a lasciare fuori dal luogo sacro tutto ciò che è impuro e in particolare quello che noi oggi chiamiamo “ego” e che gli antichi definivano “io inferiore”, a cui sembra alludere la cavalcatura. Proseguendo negli ambienti successivi si incontra una Natività e una tentazione di Adamo, una sfilata di presbiteri in cotta a tricorno con oggetti liturgici, ma anche due cavalieri che - abbandonando le armi - corteggiano una Dama e una folla di nobildonne e cavalieri che sembrano guidati da una straripante figura di nudo femminile.

Qualcuno ha ipotizzato che si tratti di immagini risalenti al tempo in cui la cripta – non più adibita al culto – divenne cantina di proprietà di un nobile di Spagna, che la avrebbe utilizzata per festini e gozzovigli. L'ipotesi più plausibile, però, è che quelle immagini abbiano anch'esse una valenza sacra, in un senso simbolico non rientrante nei rigorosi canoni ecclesiastici, ma piuttosto nel linguaggio allegorico della poesia cortese. La “Dama” sarebbe dunque Sophia, o “Madonna Intelligenza”; la “Divina Sapienza d'Amore”, celebrata nei poemi con vari nomi di donna, a cui tutti i cavalieri aspirano nel loro percorso iniziatico.