APPROFONDIMENTI TEMATICI / GROTTE E IPOGEI COME LUOGHI INIZIATICI E SIMBOLICI / ABLUTIO, INCUBATIO E “RITI DI PASSAGGIO”: RETAGGI DI ANTICHI CULTI
Ablutio, incubatio e “riti di passaggio”: retaggi di antichi culti / Immersioni e aspersioni rituali nella buca di Castelvenere
Sul versante sud orientale del Monte Penna, in Garfagnana, nel 1975 fu scoperta questa grotta naturale che per secoli era stata utilizzata come luogo di culto delle acque e di guarigione attraverso l'immersione nella sorgente che vi sgorga e in vasche litiche di raccolta dello stillicidio presenti nelle profondità dell'antro. Numerosi ritrovamenti, tra cui oltre trenta bronzetti votivi antropomorfi dalle forme stilizzate, con il terminale a fittone, (con funzioni di ex voto o propiziatorie della guarigione), destinati ad essere “piantati” nella roccia friabile della caverna, oggi custoditi a Lucca nel Museo nazionale di Villa Guinigi, testimoniano l'esistenza di un'intensa attività di culto sin dall'Eneolitico, che ha raggiunto il culmine intorno al V secolo a. C. , ma è continuata anche in età romana e almeno fino alle invasioni longobarde nel VII secolo d. C.