APPROFONDIMENTI TEMATICI / GROTTE E IPOGEI COME LUOGHI INIZIATICI E SIMBOLICI / MICROCOSMO, MACROCOSMO E MISTICA DELLA LUCE NEL VENTRE DELLA TERRA

Microcosmo, macrocosmo e mistica della Luce nel ventre della terra / Il viaggio verso la Luce nella cripta di S. Marco a Massafra

In un sito frequentato sin dal paleolitico, si apre una tra le più articolate strutture ipogee dell'area jonica tarantina, suddivisa in quattro livelli con piani di calpestio gradualmente ascendenti: un ampio nartece destinato ai catecùmeni, con a sinistra una cisterna lustrale, un naos articolato in due campate longitudinali suddivise da quattro pilastri cruciformi polilobati, un ambiente trasversale, con funzione di transetto rialzato e infine, oltre l'iconostasi litica, un bema formato da due celle gemelle absidate, di cui quella di sinistra sbarrata dal setto murario e rivolta a est , in asse con l'ingresso e quella di destra voltata a sud est, illuminata da un'apposita finestrella che reca l'iscrizione “Lux mundi” e fa filtrare in pieno la luce del solstizio d'inverno; tempo sacro dell'incarnazione e “porta di Dio”. Con la sua struttura longitudinale a più livelli man mano ascendenti, quindi, San Marco si rivela come un vero e proprio percorso architettonico ascensionale dall'oscurità verso la piena Luce, che sottintende una graduale purificazione interiore.