APPROFONDIMENTI TEMATICI / GROTTE E IPOGEI COME LUOGHI INIZIATICI E SIMBOLICI / OMPHALOS E GREMBO: ASSE DEL MONDO E COPPA DI VITA NEI TEMPLI RUPESTRI

Omphalos e grembo: asse del mondo e coppa di vita nei templi rupestri / Fuoco, acqua e riti solstiziali nella Grotta di San Giovanni a Giuggianello

Sulla cosiddetta “serra dei fanciulli e delle Ninfe”, tra Giuggianello e Giurdignano, in una delle aree d'Italia con la più alta concentrazione di colossali megaliti (i cosiddetti “Massi della Vecchia”), sopra una collina sacra sin dal neolitico, si apre una magnifica grotta naturale che accoglieva i riti pagani del solstizio d'estate, incentrati sullo sposalizio simbolico tra il sole e la luna (ingresso del sole nel segno lunare del Cancro) e tra il fuoco e l'acqua. Venivano accesi grandi falò e si raccoglievano le acque in coppelle e vaschette scavate della roccia. Le fanciulle si bagnavano il ventre nella rugiada raccolta per propiziare la fertilità, mentre i giovani uomini saltavano sui fuochi accesi, dando prova di forza e di coraggio. Principio maschile e principio femminile venivano celebrati insieme con matrimoni collettivi e danze rituali.

Con l'avvento del cristianesimo, ai culti solstiziali si è sovrapposta la festa di San Giovanni Battista, associata anch'essa all'acqua (battesimo) e al fuoco (i cosiddetti “falò di san Giovanni”). Così la grotta sacra dei messapi sulla collina di Giuggianello (nome che evoca, chiaramente, la rugiada) divenne “cripta di san Giovanni”, ma all'interno è ancora ben visibile la profonda fossa ad arco (solo in parte riempita di terra), vero e proprio grembo di morte e rinascita in cui venivano celebrati riti di passaggio per propiziare la guarigione e la fecondità.