APPROFONDIMENTI TEMATICI / GROTTE E IPOGEI COME LUOGHI INIZIATICI E SIMBOLICI / OMPHALOS E GREMBO: ASSE DEL MONDO E COPPA DI VITA NEI TEMPLI RUPESTRI
Omphalos e grembo: asse del mondo e coppa di vita nei templi rupestri / Villaggio rupestre di Vitozza S. Quirico: i morti insegnano ai vivi
Questo incredibile insediamento rupestre, che è il più vasto dell'Italia centrale ed è stato abitato fino al XVII secolo, è formato da oltre duecento grotte, anche a più piani, che erano abitazioni, stalle, magazzini, negozi ma anche insediamenti militari, chiese e necropoli. Attraversarlo è come fare un tuffo in un passato che a tratti appare ancora vivo e pulsante, dove l'opera instancabile di scavo e adattamento compiuta dall'uomo si sposa perfettamente a una natura lussureggiante, che riguadagna sempre più spazio, rendendo l'ambiente ancora più suggestivo.
Qui l'età moderna incontra il medioevo, considerato che il villaggio ha raggiunto il massimo splendore tra il XII e il XV secolo, ma il medioevo, a sua volta, si sovrappone alla civiltà romana ed etrusca, quasi senza soluzione di continuità. Così le sepolture cristiane con le tombe a fossa o a camera con arcosoli si accostano ai cosiddetti “colombari”: grotte con le pareti piene di cellette ovoidali in cui gli etruschi custodivano le urne cinerarie, nella convinzione che – dopo un periodo di incubazione e purificazione nel ventre di madre terra – le anime potessero risorgere come pulcini dal loro provvisorio involucro.