APPROFONDIMENTI TEMATICI / GROTTE E IPOGEI COME LUOGHI INIZIATICI E SIMBOLICI / MICROCOSMO, MACROCOSMO E MISTICA DELLA LUCE NEL VENTRE DELLA TERRA
Microcosmo, macrocosmo e mistica della Luce nel ventre della terra / Lama d'Antico, la cattedrale nella roccia
Situata al centro di un vasto villaggio rupestre, in agro di Fasano, sul costone nord di una lunga Lama abitata sin dalla preistoria, si tratta di una delle chiese più strutturate e complesse sul piano architettonico, in parte scavata nel tufo e in parte costruita, tanto da poter essere definita “cattedrale nella roccia”. Preceduta da due grandi cisterne e da un'area sepolcrale in parte inglobata in quello che doveva essere l'antico nartece e affiancata da un'altra grotta con funzioni di sacrestia o di abitazione del presbìtero, vi si accede da sud, superando tre gradini e una porta sormontata da una duplice lunetta scolpita nel tufo.
Una terza vasca alimentata da una canalina per la raccolta dell'acqua per fini di purificazione liturgica ci introduce in uno spazio rettangolare canonicamente orientato ad est, suddiviso in due navate disuguali (quella di destra più che doppia di quella di sinistra) terminanti a sinistra in una piccola abside con altare “alla latina” e sedia del celebrante scavata nella roccia e a destra in un catino absidale con altare “alla greca”, in cui campeggia una Deesis sormontata da un magnifico Cristo pantocratore in mandorla, contornato dai simboli degli Evangelisti. (Fig. 4)
Un ampio varco illumina la navata di destra da sud, portandovi in pieno la luce dell'alba al solstizio d'inverno. Al centro campeggiava, probabilmente, una cupola costruita rivestita di embrici (poi crollata) e tutto intorno all'aula sono scavati i sedili per i fedeli. L'intero perimetro del naos è ritmato da una sequenza di ventitré arcatelle cieche, secondo una sequenza simbolica ben precisa: tre a meridione, otto a ponente e dodici a settentrione, a cui si aggiunge una tredicesima nell'area del bema.
Tre era considerato il numero dello Spirito e del divino trascendente; otto la cifra dell'Anima e del “Dio vivente”; dodici il numero del corpo e dell'universo materiale (i mesi dell'anno, i segni dello zodiaco, gli Apostoli) a cui si aggiunge il tredicesimo: Cristo, principio e fine, Alfa ed Omega del ciclo cosmico. Il numero nel medioevo è mistica e cosmogonia e questa meravigliosa chiesa rupestre lo mostra con una nitidezza architettonica degna di una cattedrale romanica.