APPROFONDIMENTI TEMATICI / PAESAGGIO / I MARMI DELLE ALPI APUANE
I marmi delle alpi apuane / Le tipologie di marmo fornite dalle Apuane
Marmo statuario di Carrara
È il marmo più pregiato in assoluto, di qualità bianchissima e di grana molto fine. Fin dal tempo dei Romani è stato utilizzato in scultura per la sua colorazione bianco avorio e la sua particolare tessitura cristallina che ben si adatta al lavoro di scalpello.
Marmo bianco venato
È un marmo a grana grossa, caratterizzato dalla presenza di venature di colore grigio che attraversano una pasta di fondo bianca o grigiastra. L’arabescato presenta venature grigie che disegnano sulla pasta di fondo una specie di trama, come un arabesco, da cui il nome della roccia.
Marmo Cipollino
È così chiamato perché presenta delle striature molto marcate di colore grigio verdastro che ricordano la struttura interna della cipolla.
Marmo Bardiglio
È un tipo di marmo in cui la pasta di fondo ha una colorazione grigia per la diffusa presenza nella tessitura della roccia di finissimi cristalli di pirite, un minerale molto comune composto da disolfuro di ferro. Quando viene frantumato, il bardiglio emette, per breve tempo, un tipico odore solfureo. Le cave della Cappella, a Fabiano di Seravezza, hanno fornito marmi bianchi e bardigli per l’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze e attualmente, con un percorso di visita, consentono di osservare alcuni interessanti aspetti dell’attività estrattiva nel territorio.