APPROFONDIMENTI TEMATICI / PAESAGGIO / IL CARSISMO

Il carsismo / Forme carsiche Superficiali

Il carsismo epigeo interessa le rocce solubili affioranti in superficie e si manifesta con diverse formazioni:

Doline

Il termine dolina è di origine slovena e significa “valle”. Si distinguono diverse tipologie di doline quali: a scodella, a piatto, a calice o a imbuto. In base all’origine di formazione, si distinguono in doline di soluzione o doline da crollo. Le doline di soluzione sono depressioni del terreno più o meno grandi, causate dall'azione corrosiva ed erosiva dell'acqua, di forma generalmente a imbuto, a ciotola o a piatto, terminanti anch'esse con un inghiottitoio, che può essere ostruito da detriti o sabbia. La dolina da crollo è generata dal cedimento del soffitto di una cavità sotterranea, per cui le pareti sono più nette ed aspre, e presenta sul fondo un accumulo di massi. Una delle doline più maestose della Puglia è il Pulo di Altamura che si è formato per sprofondamento del tetto di un’ampia cavità.



Fig. 4 | Tipologie di doline - Foto da: www.eniscuola.net


Lame

Il termine lama è un toponimo locale pugliese utilizzato per indicare un antico corso d'acqua. Le lame infatti sono solchi, ampi ma poco profondi, percorsi un tempo dalle acque di antichi torrenti. La presenza delle lame interessa prevalentemente il versante orientale delle Murge dove il fenomeno disegna un sistema idrografico superficiale che dal gradone murgiano sfocia verso l'Adriatico. Le acque che hanno scavato le lame scorrono oggi nel sottosuolo e sfociano con sorgenti carsiche in prossimità del mare o in mezzo alle sorgenti marine. La presenza di acque nelle lame, per l'elevata permeabilità dei suoli, si può riscontare solo in occasione di precipitazioni intense. Le condizioni climatiche, la morfologia, la presenza di terra fertile e di grotte carsiche lungo i fianchi tufacei delle lame, hanno reso questi luoghi degli ambienti tipici del paesaggio pugliese e, fin dai tempi più antichi, luoghi privilegiati per l'insediamento umano. Lo testimoniano i numerosi insediamenti rupestri come quello di Lama D’Antico, uno dei più estesi di tutta la Puglia.



Fig. 5 | Lame in terra di Bari - Foto da: www.michelemonno.it


Gravine

Le gravine sono profonde erosioni rocciose formate dall’azione corrosiva di vecchi corsi d’acqua che dall’altopiano murgiano si dirigevano verso il mare. A differenza delle lame, si presentano con l'aspetto di gole rocciose strette e profonde, dei veri e propri canyon dal profilo a "V“. Al loro interno è possibile trovare piccoli ruscelli, che possono diventare copiosi in occasione di abbondanti precipitazioni. Le pareti verticali delle gravine, con i loro sistemi di grotte, mostrano tracce di frequentazione umana dalla preistoria al Medioevo. La loro difficoltà di accesso infatti, ha costituito un’efficientissima difesa naturale per le popolazioni che hanno abitato le numerose grotte naturali in esse presenti, e ha permesso nel tempo la conservazione di habitat straordinariamente ricchi di flora, fauna e microfauna. Il maggior numero di gravine in Puglia si concentra lungo l’arco del golfo di Taranto, con scenari mozzafiato, fatti di profondi crepacci, grotte, pareti scoscese. L’importanza del patrimonio paesaggistico e le sue valenze geologiche, faunistiche e ambientali hanno fatto sì che nel 2005 fosse istituito il Parco Naturale Regionale della Terra delle Gravine.



Fig. 6 | Gravina - Foto da: www.terredimareedigravine.it