APPROFONDIMENTI TEMATICI / Opifici Rupestri / I FRANTOI IPOGEI
I frantoi ipogei / Storia dell’ulivo
L’ulivo è una pianta arborea tipica delle regioni a clima mite e temperato (Fig. 7), coltivata in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo orientale, dove, cinquemila anni fa, la produzione ed il commercio dell'olio divennero una delle principali risorse economiche.
Fig. 7 | Ulivo pugliese
Il frutto dell’ulivo è costituito dalle olive, utilizzate per la produzione dell’olio o per il consumo diretto. L’olio d’oliva, nel corso dei secoli, è stato impiegato dall’uomo per numerosi usi quotidiani: per l’alimentazione come nutrimento o per conservare altri prodotti, come cosmetico e come coadiuvante nei massaggi, aromatizzato con essenze officinali e contenuto in piccoli recipienti. Era anche impiegato nelle pratiche sportive e come combustibile per l’illuminazione all’interno delle lanterne. L’ulivo è da sempre simbolo di sacralità e spiritualità in tutte le religioni, ma anche simbolo di forza e resistenza al passare del tempo, e soprattutto simbolo di pace.
Probabilmente originario della Siria, da lì si diffuse poi in Egitto, a Creta e nell’Attica e poi al resto dei popoli del Mediterraneo grazie a Fenici, Greci e Cartaginesi.
In Italia fu portato dai coloni greci ma la coltivazione iniziò nel VII secolo a.C. per opera degli Etruschi, che ne possedevano vaste piantagioni. Più tardi i Romani organizzarono la distribuzione ed il commercio dell’olio in modo razionale. Con la caduta dell'Impero Romano la coltivazione dell'olivo venne però a mancare e scomparve quasi totalmente con le invasioni barbariche. Nel Medioevo sopravvissero oliveti di ridotte dimensioni presso alcuni conventi e nei feudi fortificati che sorsero soprattutto in Toscana. L’olivo perdura nel Medioevo e arriva ai nostri tempi grazie all’opera degli ordini religiosi Benedettini e Cistercensi. La Puglia comincia a ricoprirsi di ulivi dopo l'anno Mille, inizialmente lungo le zone costiere e successivamente anche nelle zone più interne.
Attualmente l’Italia risulta essere la miglior produttrice di olio, e la Puglia in particolare è protagonista incondizionata con il suo 60% della superficie nazionale coltivata.