APPROFONDIMENTI TEMATICI / Opifici Rupestri / LE CANTINE SCAVATE NEL TUFO

Le cantine scavate nel tufo / Tradizione vitivinicola e antiche cantine Toscane

L’attività della vinificazione in Toscana trae origine dagli Etruschi che abitarono l'Italia centrale. Il vino prodotto dagli Etruschi è rimasto famoso nella storia ed apprezzato in molte aree del Mediterraneo. Successivamente il dominio romano valorizzò la tendenza alla evoluzione delle tecniche di vinificazione e il vino si trasformò da bevanda privilegiata a bevanda di largo consumo. Cantine scavate nel tufo sono state rinvenute nelle necropoli etrusche di Vitozza e Sorano, e costituiscono una testimonianza del tramandarsi nei secoli di una importante tradizione vitivinicola.

A Pitigliano (Fig. 2), già più di 2500 anni fa, nelle cantine di tufo, gli Etruschi conservavano il vino nelle anfore di terracotta. Ancora oggi, sotto l'abitato, si estende un dedalo di cantine in cui si conservano vini pregiati. Le cantine hanno le forme più varie, perché spesso sono state ricavate trasformando ambienti preesistenti, come stalle, tombe etrusche, pozzi da grano, antiche case rupestri. Nel quartiere ebraico della città, fra i locali che testimoniano le diverse attività legate alla vita della comunità, è anche l’antica cantina in cui si produceva il vino kashèr. Anche la Valdichiana è terra di vini pregiati fin dall’epoca etrusca. Caratteristiche le cantine di Chiusi, ricavate nei cunicoli etruschi che caratterizzano il sottosuolo della città, e le antiche cantine scavate nel tufo a Montepulciano. Il centro storico di questa città, in un’affascinante atmosfera gotico-rinascimentale, nasconde nel sottosuolo cantine e cunicoli in cui sono schierate le botti in rovere che custodiscono il pregiatissimo Vino Nobile, uno dei prodotti più ricercati di queste terre.

Fig. 2 | Cantina scavata nel tufo - Foto da: www.vivigrosseto.it