APPROFONDIMENTI TEMATICI / Medioevo: insediamenti e chiese rupestri / LE GROTTE DIPINTE
Le grotte dipinte
I luoghi di culto rupestre costituiscono una parte rilevante delle ricchezze storico-artistiche della Puglia. Sono centinaia le chiese rupestri disseminate in tutto il territorio, scavate lungo le ripide pareti delle gravine, in luoghi impervi, a volte nascoste tra la fitta vegetazione, decorate da migliaia di spettacolari affreschi, che testimoniano la religiosità degli abitanti dei villaggi scavati nella roccia e illuminano le tenebre delle grotte attraverso la scintilla dell’arte, conservando il legame con l’arte bizantina e la cultura orientale.
Le pitture parietali risalgono ai secoli compresi fra il IX e il XV secolo, con una maggiore frequenza nei secoli XII-XIV. Venivano eseguite sul posto da artisti generalmente anonimi, che non firmavano, né datavano le loro opere. Da queste raffigurazioni emergono i vari aspetti della vita quotidiana delle comunità rurali medievali, ovvero aspetti linguistici, con le iscrizioni in greco e latino, credenze religiose, la cultura materiale della società del tempo, con abiti, oreficerie, mestieri, artigianato.
I cicli pittorici affrescati all’interno delle chiese rupestri sono per lo più iconici, rappresentano cioè singole figure di Santi e Sante, ritenuti mediatori fra cielo e terra, in grado di rimediare ai problemi e alle miserie della vita quotidiana. I dipinti sono dovuti a committenza devozionale, ossia a singoli fedeli che facevano rappresentare il santo al quale erano legati per i motivi più vari, senza curarsi del fatto che lo stesso santo fosse già stato raffigurato nella stessa chiesa. Quello che affascina maggiormente degli affreschi, oltre all’alta qualità artistica, è la solennità delle figure e soprattutto il loro abbigliamento fastoso, dai bei colori e carico di oggetti d’ornamento.
(Fig. 10) Le immagini più diffuse sono quelle che raffigurano la Vergine Odegitria, la Déesis, il Cristo Pantocratore. Fra i Santi, quello più rappresentato è senza dubbio San Nicola di Mira, seguito dai Santi Ausiliatori e i Santi Cavalieri, come Giorgio, Eustachio, Teodoro, le vergini come Santa Lucia e Santa Caterina D’Alessandria, i grandi Patriarchi come San Basilio, i Santi Eremiti come Onofrio, Paolo, Antonio Abate, e gli Apostoli, in particolare Pietro. Frequente anche l’immagine dell’Arcangelo Michele, riprodotto comunemente in armatura con la spada o la lancia con cui sconfigge il demonio, nelle sembianze di drago.
